Non solo la quarantena per i bambini che frequentano la stessa classe di un positivo, ma una forte raccomandazione a rimanere a casa a genitori e fratelli.
E’ il nuovo approccio più cauto del dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria del Friuli Centrale alla luce della maggiore contagiosità della variante inglese, che sta portando a un forte aumento dei casi.
E’ capitato che alcuni dirigenti scolastici abbiano scritto di una quarantena estesa a tutti i famigliari, ma dall’ASUFC spiegano che non è esattamente così. L’indicazione è, appunto, quella di lavorare da casa ed evitare contatti sociali.
Se il lavoro da remoto non fosse possibile per i genitori dei bimbi in quarantena, allora va chiesto tramite il referente Covid della scuola un provvedimento di isolamento individuale da presentare all’Inps.
Si è in attesa del ripristino di una norma in vigore nel 2020 che permetteva una quarantena più semplice con un codice univoco da fornire all’Inps per l’intera classe.
Intanto sul fronte vaccinazioni nessun cambiamento a stretto giro dopo l’annuncio del ministro Speranza sulla somministrazione dell’Astrazeneca agli ultra 65enni. Deve essere scritta ed emanata una circolare.
Solo dopo può muoversi la regione, che rimane al terzo posto per dosi iniettate in rapporto alla popolazione: superata la soglia del 10 percento. 92 mila i cittadini che hanno ricevuto almeno una dose, 40 mila a cui è stata inoculata la seconda. In media le somministrazioni sono salite a oltre tremila al giorno nell’ultima settimana.
Fonte TGR RAI FVG