Assessore alle Infrastrutture partecipa alla riunione in Prefettura
L’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, ha preso parte alla riunione in Prefettura a Trieste con i vertici della Dars e del ministero dei trasporti di Lubiana. L’obiettivo principale era trovare soluzioni alternative per limitare l’impatto economico, occupazionale e sociale derivante dalla chiusura della superstrada slovena H4. In particolare, si è discusso dell’effetto che questa chiusura avrà sull’attività dell’Interporto di Gorizia e sull’intera filiera, che coinvolge anche gli operatori sloveni.
Richiesta di un cronoprogramma dei lavori e rivalutazione tecnica
Per affrontare questa situazione, la Regione ha chiesto alla Dars un cronoprogramma dettagliato dei lavori e una rivalutazione tecnica per considerare l’alternativa rappresentata dalla strada regionale slovena del Vipacco. Questa soluzione prevede un flusso di veicoli giornaliero compreso tra i 200 e i 500, al fine di garantire la sopravvivenza dell’Interporto.
Partecipanti alla riunione e proposte di gestione transfrontaliera
All’incontro erano presenti il prefetto di Trieste Pietro Signoriello, il prefetto di Gorizia Ester Fedullo, i vertici tecnici della società slovena Dars, il sindaco di Duino Aurisina Igor Gabrovec, il sindaco di Monrupino Tanja Kosmina, l’ambasciatore italiano a Lubiana Giuseppe Cavagna, il console generale della Repubblica di Slovenia a Trieste Gregor Šuc e i rappresentanti dell’Interporto di Gorizia. Durante la riunione, l’assessore Amirante ha sottolineato l’importanza di trovare una gestione transfrontaliera del traffico, considerando i 4.000 automezzi giornalieri aggiuntivi che transiteranno attraverso il valico di Fernetti e la rete autostradale italiana.
Proposta di contingentamento del numero di mezzi
Per prevenire code e rallentamenti del traffico sulla rete autostradale italiana, l’assessore ha proposto un contingentamento del numero dei mezzi sul versante sloveno, prima della frontiera di Fernetti. Questo approccio si basa su esperienze simili a livello nazionale ed europeo e mira a evitare impatti negativi sull’Interporto di Gorizia e sul suo indotto sloveno.
Conclusioni e prospettive future
Amirante ha ribadito l’importanza di una collaborazione tra Italia e Slovenia, considerando che entrambi fanno parte della “casa comune europea”. Senza interventi correttivi, le conseguenze negative della chiusura della H4 non si limiteranno all’Interporto di Gorizia, ma coinvolgeranno l’intera filiera slovena. La proposta di gestione transfrontaliera del traffico e il dialogo costruttivo tra le parti sono fondamentali per affrontare questa sfida. ARC/GG/pph