Uno dei problemi più comuni tra gli uomini è la perdita dei capelli, senza i quali ci si sente meno di sicuri di sé e perciò si è maggiormente esposti a difficoltà psicologiche, stress e ansia. Quello che molti non sanno è che una certa quantità di capelli si perde ogni giorno, ma è quando questa specifica quantità viene largamente superata che ci si deve cominciare a preoccupare. A tal proposito: quali sono le cause della perdita dei capelli? E qual è la principale soluzione per il trattamento? Di seguito un approfondimento a riguardo.
Le principali cause della perdita dei capelli
Prima di analizzare le principali cause della perdita dei capelli e i rispettivi tipi, è opportuno specificare che in certi intervalli temporali i capelli tendono a cadere per ragioni puramente naturali e insite in tutti gli esseri umani. Nello specifico gli intervalli in questione sono: aprile-maggio; settembre-novembre. In questi due periodi, dunque, avviene spontaneamente la caduta dei capelli per cause legate all’ereditarietà genetica e alla conseguente muta del pelo – caratteristica presente in tutti i mammiferi -, alla variazione del rapporto tra la luce diurna e quella notturna che incide sull’equilibrio degli ormoni, nonché agli stressanti avvenimenti che seguono l’estate. Tuttavia, la perdita dei capelli può avvenire in modi, posizioni e quantità diverse, quindi occorre distinguere l’alopecia in riferimento ai succitati fattori:
Alopecia androgenetica o calvizie: si tratta della forma più comune di perdita dei capelli, e si nota un’assenza di questi ultimi in tutte le zone del cuoio capelluto
Alopecia areata: quando si notano delle chiazze tonde sul cuoio capelluto
Alopecia cicatriziale: nel momento in cui i follicoli piliferi vengono distrutti e sostituiti dal tessuto cicatriziale
Alopecia telogen effluvium: questa condizione si genera in seguito ad un forte periodo di stress, ai cambiamenti ormonali o a dei traumi
Alopecia da trazione: se i capelli vengono sottoposti continuamente a trazione, i follicoli piliferi si danneggiano e in alcune aree del cuoio capelluto non si rimarginano più
Alopecia totale/universale: quando si sono persi tutti i capelli (totale) o addirittura tutti i peli del corpo (universale)
Le cause per cui si può verificare una preoccupante perdita di capelli nel corso della propria vita sono tantissime, ma è bene esplorare le varie possibilità presenti. In primo luogo, i capelli continuamente sottoposti a trattamenti come tintura e decolorazione, oppure esposti al calore di oggetti come il phon o la piastra, tendono a cadere con una maggiore frequenza. Persino la dieta influisce, poiché un’alimentazione sbilanciata può sfavorire la salute dei capelli. Inoltre, la cisteina e la lisina sono gli amminoacidi costituenti i capelli, e devono essere assorbiti tramite il cibo perché il corpo non è in grado di sintetizzare nessuno dei due; occhio anche alla carenza di proteine e di minerali. Alcuni farmaci in particolare possono causare la temporanea caduta dei capelli, come ad esempio beta-bloccanti, gli antidepressivi e gli anticoagulanti. Infine, si specifica che lo stress, sia fisico che psicologico, può scaturire la caduta dei capelli, così come non si può sfuggire all’eredità genetica.
Capire la chirurgia del trapianto di capelli come trattamento
Il miglior modo per prendere le contromisure alla calvizie o alle diverse tipologie di alopecia consiste nella chirurgia del trapianto di capelli come trattamento definitivo. Questa pratica, completamente sicura, implica lo spostamento di follicoli piliferi da un sito donatore a un’area calva o diradata. Dunque, è possibile affermare che il trapianto di capelli è un intervento chirurgico che ha come scopo quello di trasferire delle piccole zone del cuoio capelluto o dei bulbi piliferi nelle zone meno folte, dove per l’appunto mancano i capelli.
Siccome i follicoli vivi vengono prelevati dallo stesso paziente, questo trattamento medico è anche definito autotrapianto. Infatti, al momento non si ha la possibilità di ricevere i follicoli da altre persone, tantomeno esistono i bulbi sintetici da innestare. A tal proposito, la fortuna è che nella maggioranza degli individui colpiti dall’alopecia androgenetica figurano comunque dei capelli nella resistente regione occipitale e temporale. Attualmente ci sono due tecniche diffuse e relative proprio al trattamento nell’ambito della chirurgia del trapianto di capelli: vediamo di quali si tratta.
Implementazione Diretta di Capelli (DHI)
Pur essendo molto simili tra loro, l’Implementazione Diretta di Capelli (DHI) e la tecnica di Estrazione delle Unità Follicolari (FUE) si differenziano per alcuni fattori chiave. Andando per gradi, la DHI è una tecnica che consiste nell’estrarre singolarmente i follicoli piliferi vivi dalla zona donatrice, come ad esempio potrebbe essere la parte occipitale del cuoio capelluto, tramite un piccolo strumento di estrazione chiamato “DHI pen”, essendo per l’appunto come una piccola penna. Quest’ultima consente agli operatori di controllare i vari aspetti legati al follicolo durante l’operazione, e perciò si possono gestire al meglio l’angolazione, la profondità e la direzione allo scopo di assicurare ai pazienti un risultato naturale e preciso.
Siccome la DHI è una procedura che non implica la realizzazione di piccole incisioni, non c’è il bisogno dei punti di sutura e quindi il rischio di avere delle cicatrici post operazione è ridotto ai minimi termini. Infine, si specifica che i follicoli piliferi vengono impiantati direttamente e non sono esposti all’aria esterna per troppo tempo, perciò è più probabile che sopravvivano a lungo andando a migliorare vistosamente la densità dei capelli.
Estrazione di Unità Follicolare (FUE)
Passando all’innovativa tecnica FUE, ovvero l’Estrazione di Unità Follicolare, si mette in risalto come questa tipologia di trapianto di capelli si basi sul prelievo e il conseguente innesto dei singoli follicoli piliferi. Tramite l’utilizzo di bisturi progettati ad hoc per l’occasione, i quali sono in grado di contenere da 1 a 4 bulbi piliferi, questa tecnica appare decisamente meno invasiva e non lascia cicatrici, e in aggiunta viene orientata con lo scopo di seguire il naturale verso di crescita dei capelli. Il paziente nel frattempo avverte un dolore davvero minimo e la guarigione appare rapidissima: non si presentano mai problemi post-operatori e cicatrici.
Costo del trapianto di capelli
Il costo del trapianto di capelli varia a seconda di molteplici fattori, come per esempio la tecnica impiegata per l’intervento chirurgico, la sua durata (che va generalmente dalle 6 alle 9 ore), l’estensione dell’area rinvigorita, il prezziario del medico e della clinica dove avviene l’operazione. In ogni caso, in Italia generalmente i costi del trapianto di capelli oscillano in una cifra compresa tra i 3.500 e i 7.000 euro; una destinazione alquanto conosciuta e molto più economica è Istanbul, in Turchia, e segue poi l’Albania. Quest’ultima è una nazione che ospita un numero in crescita di pazienti perché è geograficamente vicina l’Italia e presenta costi di gran lunga inferiori: si parte dai 1.500 euro. A tal proposito, consigliamo di prendere in considerazione Nobi Hair, azienda leader che ha come scopo quello di far sentire meglio i suoi pazienti circa la loro capigliatura.
Cura post-operatoria per risultati duraturi
Nel momento in cui l’operazione per il trapianto di capelli viene portata a termine, per migliorare la longevità e il successo dei risultati è necessario adottare un programma di cura post-operatoria efficace. Generalmente si viene seguiti dai medici presso la clinica dove è stato eseguito l’intervento, e in linea di massima non si riscontrano mai problematiche gravi da affrontare, se non qualche piccolo fastidio.
Un’efficace cura post-operatoria è senz’altro imprescindibile, per cui nel caso in cui si avvertisse un dolore alla testa si potrebbe prenderel’antidolorifico prescritto dal medico che ha svolto l’operazione, mentre qualora si presenti il gonfiore bisogna assumere un antinfiammatorio apposito. Dato che si potrebbero sviluppare delle infezioni, lo specialista per evitare che le condizioni del paziente si aggravino potrebbe prescrivere un antibiotico. Inoltre, prima di tornare al lavoro e alla vita di tutti i giorni bisogna comunque riprendersi totalmente.
In termini psicologici, invece, è importante non avere fretta e non stressarsi, per questo è opportuno comprendere il ciclo di crescita dei capelli: dopo un paio di settimane i capelli potrebbero cadere nelle aree dove è avvenuto il trapianto, ma successivamente ricresceranno (è un fenomeno naturale). Tuttavia, tale processo è lento e ci vogliono alcuni mesi prima di osservare i risultati, anche perché i capelli innestati sono cortissimi e crescono di un 1 centimetro al mese. Per una manutenzione specifica che possa migliorare e velocizzare gli effetti del trapianto, talvolta i medici prescrivono farmaci come minoxidil e finasteride. In ogni caso non c’è da preoccuparsi: i capelli torneranno come un tempo (anche come densità) e si potranno gestire come meglio si crede, sia nel lavaggio che nella pettinatura.
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