Per le pasticcerie – ma vale anche per bar, gastronomie o comunque negozi specializzati nella vendita di dolci – esporre i dessert nel modo “giusto” significa tutto. E non solo perché c’è la necessità di conservarli, ma perché è un modo utile per incuriosire i clienti.
Prima di tutto, esistono varie tipologie di vetrine refrigerate: con i banchi espositivi refrigerati, non si può proprio sbagliare. La funzione principale è di conservare gli alimenti freschi, come alcuni tipi di dolci, senza però alterare la loro bontà.
Le strategie per catturare l’attenzione del cliente
Scegliere la giusta vetrina d’esposizione è il primo passo, ovviamente. Dal momento in cui ne esistono di varie tipologie, dobbiamo avere cura di valutare determinati aspetti: materiale, dimensioni, illuminazione, stile.
Per esempio, le vetrine curve sono ideali per massimizzare la superficie espositiva, in modo tale da riporre più dolci su un unico piano, senza sacrificare ulteriore spazio.
Chi è il target?
Premessa: tutti amano i dolci, ovviamente. Ed è proprio così: dai bambini agli adulti, resistere a un buon dessert è difficile, soprattutto perché viene visto come una “piccola” ma grande coccola, magari dopo un voto alto o dopo una giornata di lavoro sfiancante.
Ma il marketing è arrivato anche nelle pasticcerie: ecco perché è ormai determinante considerare le tendenze del momento per organizzare la vetrina al meglio, magari prendendo ispirazione dai social network e dagli interessi del proprio target.
Colori o regola del tre?
Le vetrine migliori sono (quasi) sempre organizzate sfruttando la regola del tre, ovvero tutti i prodotti vengono organizzati in gruppi da tre, magari andando a rispettare le altezze stesse.
In tal caso la simmetria non torna utile, infatti, bensì è un deterrente: i clienti si lasceranno tentare dalla disposizione dei dessert e sceglieranno quelli più belli da vedere. E buoni da mangiare, ovviamente!
Abbiamo dei dolci molto colorati da esporre nella vetrina refrigerata? Anche meglio: i contrasti sono percepiti in modo netto dall’occhio umano, che è così incuriosito dalla vetrina. Tanto da ordinare il dolcetto!
Giocare con i sensi
Come esseri umani, abbiamo cinque sensi: a ognuno dei nostri organi, infatti, corrisponde un senso specifico. Per gli occhi, è la vista. Per le orecchie, l’udito. E così via, fino ad arrivare a gusto, olfatto e tatto.
Di base, dobbiamo pensare di organizzare la vetrina in modo armonioso, coerente e chiaro. Deve essere al contempo riconoscibile, perché altrimenti il rischio è di allestirne una “monotona”.
Possiamo scegliere di giocare con l’illuminazione, o magari con i profumi – in una pasticceria, determinati odori di zucchero e cioccolato stimolano il cervello, che comunica con tutti gli organi, e di conseguenza induce a un’azione.
Quale? Quella di comprare i dolci, ovviamente.
Stagionalità, il fattore chiave
Organizzare la propria vetrina espositiva in modo tematico è sempre una delle soluzioni migliori. Lo è a Natale, ad Halloween, ma non ci riferiamo solo alle feste, bensì al tempo che passa.
Gli ingredienti cambiano in base alle stagioni, e questo è un aspetto che è tenuto in gran considerazione dai consumatori. Con la giusta vetrina refrigerata e una personalizzazione su misura, si possono aumentare persino le vendite e attrarre nuova clientela.