Fino a qualche tempo fa, le edicole rivestivano un ruolo di primo piano nella diffusione dell’informazione, con una valenza socioculturale di tutto rispetto: erano veri e propri luoghi di aggregazione e scambio, non semplici chioschi deputati alla vendita dei giornali. Negli ultimi anni si è sentito parlare sempre più spesso del fenomeno della chiusura delle edicole, quasi si trattasse di luoghi che non sono più in grado di rispondere alle esigenze del nostro tempo. Questo si ricollega, più in generale, alla crisi dell’editoria e del mondo dell’informazione in generale, un tema complesso che non ci proponiamo di analizzare in questo articolo, finalizzato principalmente a fornire un chiarimento rispetto alla domanda: la crisi delle edicole è davvero in uno stato così avanzato e irreversibile, o l’edicola è piuttosto uno dei tanti business che stanno assumendo nuove forme in relazione alle nuove sfide dell’era digitale?
La chiusura delle edicole fisiche
Ciò che non si può negare è sicuramente che, parlando di edicole fisiche, il fenomeno delle chiusure esiste ed è anche in continua involuzione. Secondo i dati del Post, 15 anni fa in Italia c’erano circa 40.000 edicole “pure”, cioè edicole che avevano come business esclusivo la vendita di giornali e riviste. Oggi, il Sindacato nazionale autonomo giornalai restituisce dati per cui le stesse edicole pure sarebbero meno di 12.000.
Come sopravvivono le edicole?
A fronte dei dati sopra citati, le edicole che intendono sopravvivere hanno dovuto adattarsi al cambiamento mettendo in atto delle vere e proprie strategie di sopravvivenza. La più evidente riguarda l’offerta che oggi si può trovare all’interno della maggior parte dei chioschi: non più solo giornali, ma anche libri, giochi per bambini, gratta e vinci, cibi preconfezionati e bevande, souvenir. Di più: molte edicole si sono attrezzate per fornire servizi utili quali possono essere la vendita di biglietti dei mezzi pubblici o la spedizione di pacchi.
Inoltre, in merito ai dati precedentemente esposti, bisogna anche tener conto di un altro fattore: le edicole non sono soltanto i classici chioschi che siamo abituati a vedere nelle nostre città. Nel corso del tempo, tanti esercizi commerciali che non vengono classificati direttamente come edicole hanno iniziato a dedicarsi alla vendita dei giornali. Un esempio su tutti, i supermercati, che da diversi anni (perlomeno quelli più grandi) si sono attrezzati per avere reparti dedicati a questo, spesso all’ingresso o vicino le casse. Mettendo insieme i dati, dunque, si stima che in Italia ci siano almeno 25.000 punti vendita di riviste e periodici: la metà sono le cosiddette edicole pure, l’altra metà sono le edicole miste, quindi supermercati, cartolerie, bar ecc.
L’unione di diversi servizi in un unico punto vendita appare la soluzione più evidente individuata da editori e giornalai, perché sembrerebbe che le persone abbiano perso l’abitudine di recarsi in edicola con l’obiettivo di acquistare esclusivamente il giornale.
La transizione verso le edicole digitali
Al di là della diversificazione dei servizi messa in atto dalle edicole fisiche, per non lasciarsi inglobare dalla crisi le edicole devono procedere necessariamente in una riconversione del settore: parliamo delle nuove sfide offerte dalla realtà digitale, nella quale l’informazione può inserirsi dando nuova linfa all’editoria. I dati ci dicono che oggi la gran parte delle persone cerca le notizie sui siti web d’informazione, letti da quasi due persone su tre. Ecco allora che i giornali provano a compensare il calo delle vendite con le versioni online, ma anche qui sembra esserci qualche difficoltà: queste sono lette dal 30% degli italiani, una percentuale ancora troppo bassa. Ciò nonostante, la sempre maggiore diffusione delle versioni online dei giornali va di pari passo con il proliferare di nuove piattaforme dove leggere i giornali stessi. Non soltanto, infatti, i maggiori editori mettono a disposizione le testate online sul proprio sito web: spesso affidano la vendita dei propri contenuti a edicole online/shop online che raccolgono i giornali di diversi editori, dove l’utente ha la possibilità di accedere in simultanea ai titoli d’interesse mediante un apposito abbonamento. Sfruttate soprattutto dai professionisti dell’informazione per consultare rapidamente tutte le testate utili, le edicole digitali hanno un grande potenziale, dal momento che offrono agli utenti la possibilità di accedere al mondo dell’informazione in maniera estremamente più rapida e semplice, senza l’obbligo di selezionare soltanto un giornale.