Il Veneto si distingue per la sua ricca offerta turistica, una delle più ampie d’Italia. Questa regione non solo è famosa per le spettacolari Tre Cime di Lavaredo e per i rinomati vini prodotti nelle colline del Prosecco, ma è anche un crogiolo di città d’arte come Padova e Venezia, dove storia e cultura si fondono in un mix affascinante.
Il fascino dei borghi medievali
Tra le gemme meno conosciute del Veneto, spiccano i suoi borghi medievali. Questi paesini, spesso preservati e intatti nonostante il trascorrere dei secoli, rappresentano una parte vitale dell’eredità culturale della regione. Visitarli è come fare un salto indietro nel tempo, scoprendo tradizioni e stili di vita che hanno resistito alla prova del tempo.
I cinque borghi imperdibili
Ecco una guida ai cinque borghi del Veneto che consideriamo assolutamente imperdibili. Ognuno di questi luoghi offre un’esperienza unica, ideale per chi cerca di immergersi completamente nella storia e nella cultura veneta.
1) Storia, arte e sapori: alla scoperta di Montagnana, uno dei borghi più incantevoli d’Italia
Tra la vasta pianura veneta e i dolci rilievi dei Colli Euganei e Berici, Montagnana si rivela con uno spettacolo visivo straordinario, grazie alla sua imponente cinta muraria lunga quasi due chilometri.
Montagnana è una delle città fortificate del Veneto che meglio ha preservato le sue caratteristiche mura merlate guelfe, circondate da un fossato verde e intervallate da 24 torri, un’opera maestosa realizzata dai Carraresi su antiche fortificazioni.
Questa cittadina, annoverata tra i Borghi più Belli d’Italia, offre molto più di splendide vedute. Ad esempio, Villa Pisani, una dimora rinascimentale progettata da Palladio intorno al 1550, si distingue per la sua ubicazione unica nel centro storico, diversamente dalle tipiche ville di campagna. Altri tesori includono il settecentesco Monte di Pietà, l’elegante Palazzo Valeri con adiacente un palazzo dotato di due magnifici camini a corolla. La piazza ospita anche il Palazzo della Loggia dell’Ottocento, il Palazzo Santini risorgimentale e il quattrocentesco Palazzo Pomello-Chinaglia. Sul sito di una chiesa del X secolo, oggi sorge il Duomo dedicato a S. Maria Assunta, che custodisce una pala d’altare di Paolo Veronese.
Non mancano prestigiose dimore come il Palazzo Sanmicheli, attuale sede del Comune, e il Palazzo Magnavin-Foratti, in stile gotico-veneziano.
Dopo un’immersione in arte e cultura, concedetevi il piacere di assaggiare il Prosciutto Veneto Euganeo Berico DOP, noto per il suo sapore dolce, il profumo delicato e il caratteristico colore rosa tenue, ancora prodotto secondo antiche tecniche artigianali.
ITINERARI CONSIGLIATI: IL SENTIERO DEL PRINCIPE, MONTE FASOLO, EREMO DI MONTE RUA
2) Arquà Petrarca: viaggio nel borgo medievale tra i Colli Euganei
Arquà Petrarca, incastonato nel suggestivo paesaggio dei Colli Euganei, è un borgo medievale che vanta un legame storico con il sommo poeta Francesco Petrarca. Qui, Petrarca scelse di trascorrere gli ultimi anni della sua vita, rendendo il borgo una tappa obbligata per gli amanti della letteratura e della storia italiana.
Storia e cultura in uno dei borghi più belli d’Italia
Riconosciuto come uno dei “Borghi più belli d’Italia”, Arquà Petrarca ha ottenuto il secondo posto al concorso “Borgo dei borghi” del 2017, grazie alla trasmissione Kilimangiaro. La sua storia è ricca e variegata, con origini che risalgono all’età del bronzo, come testimoniato dai siti palafitticoli riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Il borgo che ha ospitato Francesco Petrarca
Arquà Petrarca è intrinsecamente legato alla figura di Francesco Petrarca, che qui visse dal 1370 fino alla sua morte nel 1374. La casa del poeta, ora trasformata in museo, si trova nel cuore del borgo e conserva l’essenza del suo ultimo rifugio, immerso tra vigneti e oliveti.
Attrazioni principali di Arquà Petrarca
Oltre alla casa di Petrarca, il borgo offre numerosi punti di interesse storico e culturale, tra cui il castello medievale, la Chiesa di Santa Maria e il Palazzo Contarini. Le vie del borgo sono un intreccio di architettura medievale con splendide dimore storiche, che raccontano la storia di nobili famiglie venete come i Pisani e i Contarini.
Un centro di turismo letterario e culturale
Arquà Petrarca non è solo storia, ma anche un centro di turismo letterario. Il Parco letterario “Francesco Petrarca” dei Colli Euganei celebra il legame del poeta con questo territorio, attirando visitatori da tutto il mondo. La presenza di targhe commemorative, come quella dedicata a Gabriele D’Annunzio, testimonia l’importanza culturale del borgo.
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3) Asolo: la “città dai cento orizzonti” e perla dei Colli Trevigiani
Asolo, un piccolo centro agricolo e artigianale nella provincia di Treviso, è noto per il suo incantevole panorama e per essere incluso nel Club dei Borghi più Belli d’Italia.
Un passato regale e una storia d’arte
Questa cittadina vanta una storia ricca e affascinante, legata a figure di spicco come Caterina Cornaro, ex regina di Cipro, che ricevette Asolo dalla Repubblica di Venezia in cambio dell’isola nel 1489. Il castello sulla cima della collina divenne la sua residenza fino al 1509, sebbene oggi rimangano poche tracce di quel periodo sontuoso.
Un rifugio per artisti e letterati
Asolo ha sempre attratto artisti e letterati da tutta Europa, grazie alla sua posizione panoramica tra le colline che furono anche soggetto delle opere di Giorgione. Tra i suoi visitatori illustri si contano Giosuè Carducci, che la definì “la città dai cento orizzonti”, il poeta inglese Robert Browning, il letterato Pietro Bembo, e il musicista Gian Francesco Malipiero. Anche Eleonora Duse, celebre attrice e amante di Gabriele D’Annunzio, trascorse qui gli ultimi anni della sua vita e fu sepolta nel cimitero di Sant’Anna.
Il patrimonio culturale di Asolo
La Rocca di Asolo, situata sulla vetta del Monte Ricco, è uno dei simboli più riconoscibili della città, offrendo viste spettacolari sul centro storico, che include luoghi d’interesse come Piazza Garibaldi con la sua fontana cinquecentesca, il Teatro Duse situato nel castello e l’antica Cattedrale, dove si può ammirare l'”Assunta” di Lorenzo Lotto. Da non perdere il Museo Civico nel Palazzo della Ragione, la Villa degli Armeni del XVI secolo e il Palazzo Beltramini, sede del Comune.
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4) Borghetto di Valeggio sul Mincio: un tuffo nella storia tra mulini antichi e atmosfere medievali
Al confine tra Lombardia e Veneto, poco a sud del Lago di Garda, si trova Borghetto di Valeggio sul Mincio, un tempo importante guado del fiume Mincio e oggi una delle destinazioni più affascinanti del Veneto, incluso nel “Club dei Borghi più Belli d’Italia”.
Scoprire Borghetto: tra viuzze e antichi mulini
Passeggiare per le strette viuzze di Borghetto è un’esperienza romantica e suggestiva: si possono ammirare i vecchi mulini sull’acqua e le piccole case trasformate in accoglienti strutture ricettive e negozi di artigianato. I ristoranti e le trattorie locali offrono piatti tipici della regione, tra cui i celebri tortellini di Valeggio, noti come “nodi d’amore”. L’atmosfera medievale del luogo è ancora palpabile, soprattutto ammirando le imponenti rocche del Ponte Visconteo, eretto nel 1393 per volontà di Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano.
Valeggio sul Mincio: un comune ricco di storia
Valeggio sul Mincio, comune al quale appartiene Borghetto, si situa in un anfiteatro naturale creato dalle colline moreniche che si affacciano sulla pianura padana. Dominante la valle del Mincio, il Castello Scaligero con le sue tre torri è una testimonianza della robustezza delle fortificazioni medievali. Della struttura originale, distrutta da un terremoto nel 1117, resta solo la Torre Tonda, una curiosa costruzione a ferro di cavallo.
Luoghi storici e bellezze naturali di Valeggio
Nel cuore di Valeggio si trova Palazzo Guarienti, residenza storica che ospitò Napoleone Bonaparte nel 1796, e la magnifica Villa Maffei Sigurtà, che fu il quartier generale dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe nel 1859. Dietro la villa si estende il Parco Giardino Sigurtà, una delle aree botaniche e paesaggistiche più belle al mondo.
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5) Marostica: un gioiello medievale nel cuore del Veneto
Adagiata sulla fascia pedemontana che si estende dall’Astico al Brenta, poco distante da Vicenza e Bassano del Grappa, la città di Marostica è racchiusa tra le antiche mura dei suoi castelli, conservando ancora oggi il fascino delle epoche passate.
Le antiche mura e i castelli di Marostica
La caratteristica cinta muraria parte dal Colle Pausolino e scende fino al centro storico, collegando il Castello Superiore a quello Inferiore. Il sentiero dei Carmini è il percorso panoramico che segue le mura, offrendo ai visitatori una vista suggestiva. Merita una visita il Doglione, anticamente chiamato Rocca di Mezzo e risalente al periodo medievale, originariamente un casello daziario e successivamente sede della Cancelleria per l’archivio dei protocolli e per l’armeria.
La Scacchiera Vivente di Marostica
Marostica è nota come la “Città degli Scacchi”, celebre per la sua partita a scacchi vivente, un evento magico che si svolge ogni due anni nella famosa Piazza degli Scacchi, di fronte al Castello Inferiore. L’evento rievoca una leggenda medievale del 1454, quando due nobili guerrieri, entrambi innamorati di Lionora, figlia del Castellano di Marostica, furono proibiti di duellare. Invece, fu loro imposto di sfidarsi a scacchi. Questa partita con pedine viventi si tiene il secondo fine settimana di settembre degli anni pari e coinvolge più di cinquecento figuranti in costumi d’epoca.
La primavera a Marostica: uno spettacolo naturale
Chi giunge a Marostica in primavera rimarrà incantato dalle dolci colline e dalla distesa dei ciliegi in fiore, il cui tenue colore bianco dona agli alberi un’aura fiabesca. Le varietà come Roana, Sandra, Francese, Bella Italia, Milanese e Romana, prodotte localmente, vantano il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) e sono celebrate annualmente in deliziose feste.
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