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CronacaCulturaFriuli Venezia GiuliaUDINE

Inclusione e formazione: il progetto Spaziaperti apre nuove strade per ragazzi fragili a Udine

La redazione
Ultimo aggiornamento 28 Settembre 2024 13:55
La redazione
7 mesi fa
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Lunedì 30 settembre, alle ore 11, si svolgerà l’inaugurazione di un’iniziativa significativa che unisce formazione e inclusione sociale presso la sede dell’Azienda agraria universitaria “Antonio Servadei” a Pagnacco, in provincia di Udine. Il progetto, denominato Spaziaperti, si propone di offrire un nuovo percorso didattico a ragazzi in condizioni di fragilità, permettendo loro di vivere un’esperienza unica a contatto con la natura, le piante e gli animali. Grazie a questo progetto, i partecipanti potranno beneficiare di un ambiente che favorisce il benessere individuale, attraverso attività pratiche all’aria aperta, che incoraggiano non solo l’apprendimento, ma anche la crescita personale.

Indice dei contenuti
Un progetto innovativo per ragazzi fragiliDettagli del percorso didatticoInterventi istituzionali all’inaugurazioneLa filosofia dietro il progettoL’importanza della fattoria didatticaRicerca e pratiche agricole socialiObiettivi del progettoConclusione

Un progetto innovativo per ragazzi fragili

Il progetto Spaziaperti è realizzato in collaborazione con l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc) e l’Università di Udine, insieme al Centro solidarietà giovani “Giovanni Micesio” di Udine. È sostenuto dalla Fondazione Friuli, un partner essenziale per il successo di questa iniziativa. Questo percorso educativo è particolarmente rivolto a giovani che vivono situazioni di fragilità, offrendo loro la possibilità di partecipare a un programma formativo che non solo integra aspetti didattici, ma promuove anche l’inclusione sociale.

L’inaugurazione del percorso didattico avrà luogo presso l’Azienda agraria universitaria “Antonio Servadei” (via San Mauro 2, Pagnacco) e rappresenta un’opportunità per presentare i risultati di un lavoro collettivo che ha visto i ragazzi in carico all’Asufc collaborare con il Centro “Micesio” e il personale docente dell’Ateneo.

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Dettagli del percorso didattico

Il percorso didattico prevede la creazione di una serie di pannelli informativi, realizzati dai giovani partecipanti con il supporto degli educatori e dei professionisti dell’Università di Udine. Questi pannelli hanno un duplice scopo: divulgativo e turistico. Attraverso di essi, i ragazzi non solo apprenderanno le basi della comunicazione e della progettazione, ma contribuiranno attivamente a rendere accessibili informazioni importanti riguardanti il territorio e le risorse naturali locali.

In questo modo, il progetto Spaziaperti non si limita a fornire un’istruzione formale, ma si pone come un’esperienza di apprendimento integrata, che permette ai ragazzi di acquisire competenze pratiche utili per il loro futuro. Il coinvolgimento in attività pratiche e creative aiuta a sviluppare non solo le capacità comunicative, ma anche la collaborazione, l’autonomia e il lavoro di squadra.

Interventi istituzionali all’inaugurazione

L’evento di inaugurazione vedrà la partecipazione di importanti figure istituzionali. Tra i relatori ci saranno Piergiorgio Comuzzo, direttore dell’Azienda agraria, e Adriana Bressan, responsabile del Servizio professionale sociale dell’Asufc. Interverranno inoltre Massimo Di Giusto, direttore della Direzione Servizi sociosanitari dell’Asufc, Roberto Pinton, rettore dell’Università di Udine, don Giuseppe Faccin, presidente del Centro “Giovanni Micesio”, e i presidenti della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini e Luciano Nonis. Saranno presenti anche la referente del Percorso didattico, Lucia Piani, e i referenti operativi del percorso formativo, Rosanna Pavisano e Oscar Serafini, del Centro di formazione professionale “Iab” di Udine.

La filosofia dietro il progetto

Il progetto Spaziaperti è sostenuto da una convenzione tra il Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Università di Udine e l’Asufc. Come sottolinea Edi Piasentier, direttore del Dipartimento, l’iniziativa è frutto di un interesse comune a promuovere la collaborazione nel campo della ricerca, della formazione interdisciplinare e della sperimentazione di attività agricole e zootecniche. L’obiettivo è valorizzare il territorio attraverso pratiche sostenibili, riconoscendo il legame intrinseco tra benessere animale, benessere umano e le condizioni sociali e ambientali circostanti, secondo l’approccio noto come “One Welfare”.

Questo approccio non solo sottolinea l’importanza di trattare il benessere umano e animale in un contesto integrato, ma promuove anche l’idea che il nostro ambiente influisce direttamente sulle nostre condizioni di vita. La filosofia di Spaziaperti è, quindi, di creare un ecosistema formativo in cui tutti i partecipanti possano beneficiare di una esperienza educativa stimolante.

L’importanza della fattoria didattica

Piergiorgio Comuzzo, direttore dell’Azienda agraria universitaria, ha evidenziato l’importanza del progetto per arricchire le strutture della “Servadei” disponibili per studenti e docenti. La fattoria è riconosciuta come “Fattoria didattica e sociale” dall’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, il che conferisce un valore aggiunto alle attività di apprendimento esperienziale.

Comuzzo ha sottolineato che “i ragazzi e i loro coordinatori hanno svolto un lavoro eccezionale” e che la collaborazione con l’Asufc consente all’Azienda di avere un ruolo attivo nella politica di inclusione che caratterizza il nostro Ateneo. Questo implica che i giovani non solo apprendono in un contesto formale, ma si sentono anche parte integrante della comunità accademica e sociale.

Ricerca e pratiche agricole sociali

Adriana Bressan, responsabile del Servizio professionale sociale dell’Asufc, ha messo in evidenza che, grazie alle normative sull’Agricoltura sociale, è stato possibile sperimentare percorsi formativi all’interno delle fattorie sociali a supporto di terapie mediche e riabilitative. Diverse ricerche a livello internazionale confermano che “stare nella natura” ha effetti positivi sulla salute, sulle funzioni emotive e cognitive delle persone, rendendo l’agricoltura una risorsa fondamentale per il benessere e l’inclusione.

Obiettivi del progetto

Lucia Piani, referente del Percorso didattico, ha spiegato che il progetto Spaziaperti nasce dall’intento di coniugare le finalità didattiche dell’Azienda agraria con gli obiettivi di salute dell’Azienda sanitaria. L’obiettivo è quello di aprire la realtà didattica e di ricerca universitaria al territorio, realizzando processi formativi e riabilitativi rivolti a persone in cura. Questo approccio multidisciplinare non solo favorisce l’inclusione, ma crea anche una rete di supporto e collaborazione tra diverse istituzioni e comunità locali.

Conclusione

In conclusione, il progetto Spaziaperti rappresenta un’importante iniziativa che unisce il mondo dell’istruzione con quello della salute e del benessere sociale. Questa inaugurazione non segna solo l’inizio di un percorso educativo, ma simboleggia anche un impegno concreto verso l’inclusione di giovani in condizioni di fragilità. Con la sua proposta innovativa, il progetto non solo contribuisce alla formazione dei partecipanti, ma promuove un approccio integrato che valorizza il territorio e crea opportunità significative per il futuro.

TAGAzienda agrariabenessereFormazioneInclusione Socialeprogetto SpaziapertiUniversità di Udine
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