Nel mare di proposte di servizi e di prodotti che caratterizza il mercato odierno, per le aziende che vogliono avere successo è imprescindibile proporsi con le giuste tecniche di marketing.
La pandemia e il lockdown ci hanno insegnato che, grazie al web, è possibile conquistare nuove fasce di mercato, implementando i numeri di business come l’e-commerce.
Attenzione, però: il web deve essere approcciato in maniera strategica, ricordando il suo non essere l’unico canale da presidiare.
Anche il cosiddetto marketing analogico ha il suo perché. Vediamo, nelle prossime righe, quali sono gli aspetti da curare e in che modo possono impattare sul cliente finale.
Gli eventi
Anche se l’emergenza sanitaria li ha fermati per un po’ e ha messo in primo piano nuove modalità di fruizione degli stessi, gli eventi continuano a rappresentare un pilastro del marketing analogico da non sottovalutare.
Per rendersene conto, basta vedere come vengono sfruttati da alcuni celebri brand, in particolare dalle aziende che si occupano di produrre energy drink o altri prodotti legati al mondo dello sport.
Durante gli eventi è possibile consolidare la brand awareness anche grazie alla distribuzione di gadget come le magliette, le shopper e le penne personalizzate.
Attenzione: c’è molto di più! Negli ultimi anni in particolare, che stanno vedendo le aziende mettere in campo contenuti in grado di impattare in maniera profonda sul mondo valoriale e sulle scelte importanti dell’utenza, gli eventi vengono utilizzati sempre di più come canale per educare il proprio target.
Da non trascurare è anche un altro asset: la possibilità di utilizzare gli eventi come scenari per la creazione di UGC (User Generated Content).
Questa tipologia di contenuto, oltre a contribuire al miglioramento rapido della brand awareness sui social, aiuta a umanizzare il brand.
Nell’ambito degli eventi, inoltre, è possibile ottimizzare l’approccio strategico di influencer marketing, legando l’immagine del proprio brand a quella di un determinato creator e, soprattutto, ai valori nei quali la sua community si riconosce.
Guerrilla marketing
Il guerrilla marketing, classificato per la prima volta nel lontano 1984, è una forma di pubblicità che ha due caratteristiche. Da un lato, è lontana dai canali convenzionali. Dall’altro, invece, sfrutta mezzi e contesti a disposizione di tutti, come per esempio le strade.
Negli ultimi anni, sempre più aziende lo stanno utilizzando proprio in virtù del suo legame con i social e del buzz che si può creare sulle piattaforme a seguito della realizzazione di installazioni curiose e originali.
Il potere della brochure
Chi si rivolge, con il proprio prodotto e/o servizio, a una clientela business lo sa bene: il sito è importante, ma non è tutto.
Per avere la certezza di rimanere nella mente del cliente, è essenziale realizzare una brochure di qualità.
Quali sono le caratteristiche che deve avere? Testi esaustivi e con un tono di voce in linea con quello del brand.
La brochure deve essere coerente con tutti gli altri canali dove l’azienda è presente. Da non trascurare è altresì l’attenzione all’innovazione che, nel caso della brochure, riguarda il focus sulla realtà aumentata.
Partnership
Anche le partnership rappresentano un canale di marketing prezioso per le aziende e per la loro immagine.
Come sceglierle? Tenendo conto di valori che, oggi come oggi, sono considerati centrali dai consumatori. Tra questi è possibile citare la sostenibilità, fattore messo da tempo in primo piano in fase di scelta degli acquisti.
Una partnership vincente può essere, per esempio, quella con associazioni o aziende che si occupano di riforestazione in zone particolari del mondo, permettendo di regalare alberi ai propri clienti o, in generale, agli stakeholders.
Ovviamente la scelta della realtà è solo il punto di partenza: bisogna poi riuscire a valorizzare la potenza della partnership con eventi e iniziative mirati.