A Pasqua si potrà andare all’estero per turismo ma non si potrà viaggiare tra regioni in Italia, che sarà tutta in zona rossa tra il 3 e il 5 aprile.
Ciò significa, in altre parole, che è possibile andare all’estero per turismo e che si può quindi raggiungere l’aeroporto anche se si trova in una regione arancione o rossa, come confermato da una nota del Ministero dell’Interno pubblicata in risposta ad Astoi, l’associazione dei tour operator italiani, che aveva chiesto di chiarire, viste le restrizioni imposte dal Dpcm del 2 marzo, se fosse consentito andare in aeroporto “in caso di viaggi per turismo verso destinazioni estere non interdette“.
Secondo quanto stabilito dal Dpcm del 2 marzo, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021, gli spostamenti da e per l’Italia si basano su elenchi di Paesi per i quali sono previste differenti misure.
Dell’elenco A fanno parte San Marino e Città del Vaticano, per i quali non è prevista alcuna limitazione. Dell’elenco B e C fanno parte una serie di paesi da e verso i quali è consentito lo spostamento senza obbligo di motivazione ma di cui si raccomanda di consultare le singole Schede sul ViaggiareSicuri della Farnesina.
Si tratta di Austria, pur con alcune limitazioni, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Dell’elenco D fanno parte Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia, vale a dire paesi a basso rischio epidemiologico verso cui e da cui sono consentiti gli spostamenti. Chi rientra in Italia da questi paesi deve sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 14 giorni, compilare un’autodichiarazione e raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato.