BELLUNO – Una giornata impegnativa per i soccorritori del Suem, che oggi 6 aprile 2025 sono intervenuti in tre diversi scenari montani della provincia di Belluno per prestare assistenza a scialpinisti feriti, tutti in episodi distinti ma accomunati dalla difficoltà del terreno e dalle condizioni ancora insidiose delle cime dolomitiche.
Tre interventi in poche ore per gli elisoccorritori del Suem
Il primo allarme è scattato attorno alle 12:00, quando un 53enne di Farra di Soligo (TV) è caduto durante la discesa dal Van de Caleda, sul gruppo del San Sebastiano, mentre era in compagnia di altri escursionisti. L’uomo ha riportato un trauma alla caviglia che gli ha impedito di proseguire. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto la zona impervia e, grazie a un verricello di 10 metri, il ferito è stato recuperato e trasportato all’ospedale di Agordo per le cure necessarie.
Poco dopo il primo salvataggio, la centrale operativa ha dirottato l’elicottero a Mondeval, area molto frequentata dagli amanti della montagna in primavera.
Qui un 61enne di Roncade (TV) si è trovato nell’impossibilità di proseguire autonomamente, a causa di un problema al ginocchio sopraggiunto durante l’escursione. L’intervento del tecnico di elisoccorso, che ha provveduto al recupero diretto dello sciatore tramite verricello, è stato fondamentale per il buon esito dell’operazione. Il ferito è stato poi portato anch’egli a Pieve di Cadore.
Nel pomeriggio è stato realizzato il terzo intervento sempre con il supporto dell’elisoccorso: questa volta nella zona della Marmolada, precisamente sotto Forcella Ombrettola, dove una 32enne di Padova ha subito un grave trauma al ginocchio, con sospetta rottura dell’articolazione. Anche in questo caso l’elicottero del Suem ha raggiunto il luogo in tempi rapidi, riuscendo a recuperare la scialpinista e trasportarla in sicurezza all’ospedale di Agordo, struttura che ha già ricevuto il primo dei tre feriti nella giornata.