Udine si prepara ad accogliere la partita tra Italia e Israele, in programma questa sera allo stadio Friuli alle 20:45. Nella notte, la città ha visto apparire alcune scritte contro le istituzioni locali, realizzate con bombolette spray nere e rosse, di fronte al Comune e alla sede della Regione Friuli Venezia Giulia in via Sabbadini.
Messaggi di protesta contro le istituzioni
Le scritte, identiche in entrambi i luoghi, accusano il Comune di Udine e la Regione FVG di essere “complici del genocidio palestinese”, accompagnate dall’hashtag #banIsrael. Questi messaggi si inseriscono in un contesto di crescente tensione legata alla partita di calcio, suscitando una reazione decisa da parte del governatore Massimiliano Fedriga, il quale ha denunciato il gesto come un chiaro esempio di antisemitismo, sottolineando l’assenza di giustificazioni per simili attacchi.
Misure di sicurezza rafforzate
In vista dell’evento sportivo, la città è stata blindata con un dispositivo di sicurezza che include varchi e controlli, mirati a garantire l’ordine pubblico durante la partita. I dettagli sui divieti e le misure di sicurezza sono stati comunicati per garantire una serata di sport sicura e tranquilla.
Scritte Italia – Israele: Di Bert (FP), facinorosi che alimentano polemiche ideologiche. Chi scende in campo non ha colpe
«Sono facinorosi che meritano solo di essere individuati e puniti, senza sconti. E su ciò sono convinto che le forze di polizia, con l’ausilio dei sistemi di videosorveglianza, daranno presto un nome e un volto agli autori di un gesto che posso solo definire ignobile, messo in atto imbrattando la sede della Regione e del Comune di Udine».
E’ questo il commento del Consigliere regionale Mauro Di Bert, Capogruppo di “Fedriga Presidente”, alle scritte realizzate stanotte davanti a Palazzo D’Aronco e in via Sabbadini.
«Il clima divisorio, creato ad arte da una certa ideologia politica, in occasione di un evento che doveva essere solo di sport, ha già ottenuto un primo risultato negativo, allontanando le persone dallo stadio, come confermano i dati dello sbigliettamento – aggiunge Di Bert – a queste latitudini non capita spesso di avere la Nazionale di calcio Italiana ospite e sarebbe stato davvero bello poter far sentire agli Azzurri, in serena libertà, il sostegno del Friuli Venezia Giulia».
«Non trovo davvero giustificazione per quanti, in queste settimane, hanno sporcato un evento di sport, usandolo come pretesto per polemiche ideologiche – conclude il Capogruppo di FP – dimenticando magari che chi scenderà in campo lo farà esclusivamente per giocare al massimo, in onore della maglia che indossa, incolpevole di quanto sta accadendo nel suo Paese».
“Esprimo la mia ferma condanna per il grave gesto di vandalismo compiuto contro la sede della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine. Il deturpamento di un bene pubblico, simbolo dell’istituzione regionale e patrimonio di tutti i cittadini, è un atto incivile che va stigmatizzato con forza”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga presidente), che aggiunge: “Dare il patrocinio a un evento sportivo, come la partita Italia-Israele, è un riconoscimento dovuto ai valori positivi che lo sport incarna: unità, rispetto e superamento dei confini attraverso l’incontro pacifico. Opporsi a tali valori, come dimostrato da questo atto vandalico, significa non solo ignorare il significato di un gesto simbolico come il patrocinio, ma anche agire contro i princìpi fondamentali della convivenza civile”. “L’auspicio è che i responsabili vengano presto individuati e chiamati a rispondere delle proprie azioni. Sarebbe utile – prosegue il consigliere di Maggioranza – che fossero impiegati in attività socialmente utili, affinché possano riflettere e comprendere appieno la gravità del gesto compiuto”. “Lo sport unisce, supera barriere e favorisce la coesione sociale. Episodi di questo genere, mossi da ignoranza e violenza, non possono trovare spazio nel nostro tessuto sociale, e vanno affrontati con decisione”, conclude Bernardis.