Come dimostrato dall’Osservatorio Welfare di Edenred Italia, che ha condotto un report su 5.000 aziende, i buoni pasto sono in assoluto lo strumento di gratificazione aziendale maggiormente preferito dai dipendenti. Uno dei dati maggiormente interessanti รจ il cosiddetto credito welfare pro capite, inteso come la disponibilitร di spesa media per ogni beneficiario, che nel 2024 si รจ attestato a 940 euro.
7 intervistati su 10 hanno definito addirittura irrinunciabili sul lavoro i buoni pasto, fedeli alfieri del welfare aziendale. In particolare il 42% dei dipendenti intervistati ha detto che la propria azienda ha un piano di welfare aziendale solido e ben strutturato, mentre un altro 46% ha detto che la propria azienda non ha previsto alcun piano.
Sono soprattutto le aziende con oltre 1.000 dipendenti (53%) che hanno un piano di welfare, collocate principalmente nel Nord Italia (46%) e nel settore privato (51%). I buoni pasto sono cosรฌ apprezzati poichรฉ un dipendente su tre ritiene che il welfare debba fungere da integrazione al reddito, soprattutto nel contesto economico attuale non esattamente roseo. Il 55% dei dipendenti ritiene i piani di welfare aziendale degli strumenti essenziali di sostegno al potere d’acquisto.
Rimandiamo all’articolo di approfondimento per capire i buoni pasto come funzionano, ma ciรฒ che ci interessa capire รจ perchรฉ sono benefit cosรฌ apprezzati soprattutto tra i dipendenti. Risparmiare oggi รจ il mantra per molte famiglie e il buono pasto รจ uno strumento fondamentale per mettere qualcosa da parte. Con questi ticket i collaboratori possono ordinare il pasto che desiderano durante la pausa pranzo nei ristoranti e nelle attivitร convenzionate, ma senza mettere mano al portafogli.
Va sottolineata anche la grande flessibilitร di questi strumenti, che possono essere usati nei supermercati e negli shop online, o per ordinare cibo da asporto e farselo spedire a casa per chi lavora in smart working o in ufficio. Ciรฒ che interessa ai dipendenti รจ principalmente una: non dovendo mettere mano al portafogli, inevitabilmente sale il potere d’acquisto delle famiglie. In altre parole i collaboratori risparmiano i soldi che altrimenti avrebbero dovuto spendere per il pranzo e li possono spendere per altri investimenti, come ad esempio l’acquisto di un’auto, un viaggio o l’istruzione dei propri figli.
Lo stesso governo ha compreso l’importanza dei buoni pasto, dal momento che ha innalzato piรน volte la soglia esentasse dei fringe benefit. Il 75% degli intervistati ha inoltre dichiarato che i buoni pasto aumentano sensibilmente il coinvolgimento e il senso di appartenenza dei dipendenti verso l’azienda. I collaboratori quindi, oltre a riprendere la giornata col piglio giusto poichรฉ hanno riempito lo stomaco con il loro cibo preferito, si sentono parte integrante del progetto e riconoscenti verso l’azienda.
Tutto questo si traduce in una maggiore produttivitร , che va naturalmente a tutto beneficio per l’azienda, che vede calare anche il tasso di assenteismo e turnover e crescere la sua capacitร di talent attraction. Dopo i buoni pasto tra i benefit ritenuti piรน utili ci sono il bonus benzina e sul gradino piรน basso del podio i servizi per la salute.