PORDENONE – L’arte contemporanea incontra il paesaggio e lo rigenera: è questo il cuore di “Tèste/Testé”, progetto culturale che unisce creatività, architettura, turismo e sostenibilità. La presentazione ufficiale dell’edizione 2025 si è svolta oggi nella sede della Regione a Pordenone, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante e della sindaca di Sesto al Reghena Zaida Franceschetti.
Arte pubblica tra i borghi più belli d’Italia
“Tèste/Testé” è un percorso di arte diffusa che si snoda tra i Comuni di Sesto al Reghena e Cordovado, entrambi inseriti nel prestigioso circuito dei Borghi più belli d’Italia. In ognuno dei cinque luoghi simbolici individuati – dai Prati Burovich alla Chiesetta di San Pietro a Versiola, dai Prati della Madonna all’area di Villa Freschi Piccolomini, fino ai Mulini di Stalis – verranno collocate opere site-specific, pensate per dialogare con l’ambiente e stimolare riflessioni profonde sul paesaggio.
L’intento è valorizzare i luoghi attraverso installazioni artistiche capaci di interpretarne la storia e la vocazione, mettendo in connessione arte e identità territoriale.
Turismo lento e visione sostenibile
Uno degli elementi chiave dell’iniziativa è l’integrazione con i percorsi ciclabili già esistenti, in particolare quelli legati al patrimonio dell’Abbazia di Sesto al Reghena. Il progetto promuove quindi un turismo lento e consapevole, che invita a scoprire i territori a passo d’uomo, attraverso un’esperienza rispettosa dell’ambiente.
“Una sintesi perfetta tra arte e mobilità dolce“, ha dichiarato l’assessore Amirante, sottolineando come l’iniziativa rappresenti un modello virtuoso in linea con le politiche regionali di sviluppo sostenibile. Il progetto, infatti, rientra nel bando regionale per il recupero del paesaggio e dimostra come anche nei piccoli centri si possano attuare strategie culturali di ampio respiro.
La rigenerazione parte dalla cultura
Con “Tèste/Testé” si afferma un’idea di arte come strumento di riappropriazione degli spazi pubblici, non solo fisici ma anche simbolici. “Un progetto che invita cittadini e turisti a guardare con occhi nuovi i luoghi del quotidiano”, ha concluso Amirante, portando anche i saluti del governatore Massimiliano Fedriga e del vicegovernatore Mario Anzil.
L’iniziativa rafforza la sinergia tra enti locali, artisti e cittadini, dimostrando come la cultura possa essere leva di coesione, innovazione e rigenerazione urbana, anche in territori apparentemente periferici.